Lorenzo Bugli interviene in merito all’introduzione del reato di Revenge Porn

26/01/2021

Grazie Eccellenze

Sono veramente contento quest’oggi di poter asserire finalmente che siamo arrivati al termine di un percorso importante che ha visto coinvolte tutte le forze politiche del nostro Paese nell’istituire finalmente e introdurre il reato di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, comunemente detto ‘revenge porn’. Progetto di legge – per il quale ringrazio il dottor Marco Mularoni, Alice Mina e tutti i GDC – che andrà a modificare e introdurre questa tipologia di reato nel nostro codice penale.

Non starò qui ora, come hanno fatto tanti miei colleghi, a ripercorrere tutti i passaggi che hanno portato anche alle modifiche migliorative del testo di legge che hanno coinvolto tutti, dalla maggioranza all’opposizione con considerazioni che hanno fatto sì che questo progetto fosse completo, preciso e puntuale in quella che sarà la sua funzione.

Questo progetto andrà finalmente a tutelare i tanti casi che anche qui a San Marino non conosciamo, che rimangono nell’ombra ma che esistono e prolificano; nelle scuole e all’interno della nostra società.

Magari in silenzio, magari nell’ombra, ma c’è chi soffre. Come sapete tutti in passato ho gestito attività, locali, discoteche, ho sempre lavorato in mezzo ai giovani e nel mondo della notte; e proprio quando siamo arrivati alla presentazione del progetto di legge, ho ricevuto un messaggio – che ho ancora qui sul telefono – di una ragazza che mi ringraziava, in quanto lei purtroppo tanti anni addietro è stata vittima del suo fidanzato, che l’ha portata appunto all’estremo, all’anoressia, al silenzio; le sue foto, purtroppo, hanno fatto il giro della Repubblica; questo ha avuto su di lei un impatto enorme.

Questa cosa deve essere evitata. Dev’essere evitata non solamente con un progetto di legge che istituisce questa particolare tipologia di reato, punendo chi lo commette, ma anche e soprattutto con una campagna culturale; ecco perché presenteremo un Odg come intera Aula consigliare per dare un mandato forte alle Segreterie di Stato all’Istruzione e alla Cultura, alla Famiglia e alla Sanità di andare nelle scuole, dai ragazzi, a spiegare il corretto utilizzo dei social, che devono essere uno strumento di formazione, non di diffamazione, cattiveria o di bullismo; e anche su questo tema – il bullismo e il cyberbullismo – ci sarà tanto lavoro da fare insieme per porre rimedio a queste problematiche.

Magari qui a San Marino questi casi rimangono nell’ombra, ma nella vicina Italia che ne sono stati tanti; quello di Tiziano Cantone, ad esempio, che abbiamo citato nella relazione del progetto di legge, che poi è stata la relazione che ha portato all’introduzione anche in Italia di questo reato all’interno del codice rosso; fino ad arrivare a quanto accaduto alcuni giorni fa a Teramo, dove una donna ha minacciato di revenge porn il proprio fidanzato; fino alla campagna contro il revenge porn che è stata lanciata in questi giorni su Tik Tok da migliaia ragazze; fino al caso di un ragazzo che ha ricattato i genitori di una ragazza di 14 anni. Questo dobbiamo evitarlo. Dobbiamo evitarlo non solo con la legge – la legge è lo strumento – ma dobbiamo evitarlo con la cultura.

E’ questo che, insieme al gruppo dei Giovani Democratico Cristiani, all’interno del Pdcs, cerchiamo ogni giorno di fare. La cultura del corretto utilizzo dei social, di questi strumenti, che non devono portare a questo. Oggi sono fiero di essere qui in un’Aula che ha velocizzato l’intero iter, arrivando a questo articolo fatto di pochi articoli ma significativi. Dunque ringrazio tutti per l’ottimo lavoro e do lettura dell’Odg.

Grazie.