CGG – Mariella Mularoni su Report Fondo Monetario

31/01/2018

Grazie Eccellenza, Colleghi Consiglieri,
La delegazione del FM internazionale ha da pochi giorni lasciato il nostro Paese dopo aver effettuato la consueta visita annuale, un appuntamento importante con il mondo politico e con le parti sociali per dare suggerimenti e indicazioni che da alcuni anni rappresentano un punto di riferimento per il nostro Stato.

La visita della missione del FM rappresenta un passaggio indispensabile in considerazione della complessa situazione economica che il nostro paese sta attraversando, un confronto esterno utile, atteso da tutti noi per definire e condividere le linee di intervento necessarie per rilanciare l’economia, per dare prospettive occupazionali e di crescita ai giovani, per riprendere ad essere un paese attrattivo e competitivo anche su un piano internazionale.

Il FM ha effettuato una radiografia del sistema paese, mettendo a nudo gli aspetti di maggiore criticità evidenziando nel Report conclusivo i punti di maggiore debolezza della Repubblica di San Marino e le strategie e le soluzioni più efficaci, ma anche necessarie, da mettere in campo per uscire da questo periodo di recessione economica.

Prima di passare all’analisi della relazione del FM, vorrei fare un passo indietro e soffermarmi su alcune dichiarazioni riportate nel Report del 2017 in cui si diceva che l’economia di San Marino era in netta ripresa dopo una profonda recessione; finalmente la crescita aveva avuto un’accelerazione nel 2016 grazie ad una forte domanda interna ed esterna, l’occupazione in aumento, il tasso di disoccupazione stava scendendo all’8,5% nel dicembre 2016, dopo aver raggiunto anche il picco del 10%, grazie alle importanti iniziative legislative portate avanti dal governo precedente.

Nel 2016, infatti, appena usciti dalla black list, la crescita è rimbalzata al 2% con un governo a guida DC, mentre nel corso del 2017 si è registrato un rallentamento arrivando fino ad 1,5% e si prevede un peggioramento ulteriormente nel 2018, scendendo all’1%; non solo crescita bassa, ma debito pubblico in aumento, dal 22% del 2016 al 52% del 2017! Un dato che ci deve fare riflettere e che va giustificato alla cittadinanza.

Il Report del FM si chiude con un appello forte al Governo, sembra che voglia quasi dare uno scossone per svegliarvi! Parla di “accountability”, termine che si traduce in responsabilità per il proprio operato, una responsabilità che dovrà concretizzarsi nelle riforme, per evitare che i problemi si ripresentino.

E’ un richiamo forte, bisogna agire subito, non possiamo più permetterci di attendere e soprattutto di sbagliare! E non potete continuare a dire che i problemi li avete ereditati dai governi precedenti, quando i 2/3 dell’attuale coalizione di Maggioranza erano anche nel passato Governo.

Il richiamo alla responsabilità che il FM lancia si dovrà concretizzare secondo loro attraverso la “ricapitalizzazione e privatizzazione del sistema bancario, l’Asset quality review, l’esternalizzazione della gestione degli Npl, l’introduzione dell’Iva e dalla spending review”. È un appello al Governo ad intervenire – e in fretta – per salvare la stabilità della Repubblica.

Il FM ha reso noto situazioni che le forze di opposizione stanno sostenendo da 1 anno, le ombre sulle varie operazioni di Cassa di Risparmio, sugli NPL, sull’Asset Quality Review, sulle scelte nebulose avvenute da parte del Governo e della Maggioranza sul settore bancario, ed ha evidenziato quanto tali provvedimenti abbiano portato il Paese “ fuori strada”. Tra le cause che il FM indica in primis risalta l’incertezza del settore bancario, con una perdita considerevole segnalata in Cassa di Risparmio e la chiusura di Asset.

Significativo da parte del FM il parere contrario alla scelta su Cassa di Risparmio di spalmare i 534 milioni di euro di perdite in 25 anni, “- Riteniamo non sia la soluzione più appropriata…”, ha dichiarato il capo delegazione- e continua …”

Avevamo raccomandato il riconoscimento delle perdite e la ristrutturazione”, invece avete esasperato gli accantonamenti dei crediti non preformanti, trasformandoli in debito pubblico, senza individuare soluzioni sostenibili, che potrebbero indurre un’ulteriore perdita di fiducia nel sistema.

La recessione è dovuta alle scelte bancarie sbagliate del Governo, che hanno portato all’indebitamento e chi ne pagherà le conseguenze sono purtroppo sempre i cittadini.

Il Governo non ha mai voluto ragionare su strade alternative al debito pubblico; non sappiamo quanto serve per ricapitalizzare le banche, a quanto ammonta il credito di imposta regalato ad una banca e trasformato poi in debito pubblico…..si va avanti senza un piano di risanamento, tanto alla fine chi paga sono i cittadini attraverso la minimum tax, la patrimoniale, e nuove tasse!

Sappiamo quanto serve per ricostruire la liquidità dello Stato e per ricapitalizzare il sistema bancario??

Il FM internazionale concederà al Titano 120 milioni di euro al massimo ma avrebbe suggerito di ricorrere anche a risorse interne come i fondi pensione; sono scelte che vanno discusse con la popolazione, serve una strategia complessiva per mettere in sicurezza il Paese e ribadisco non potete farlo da soli!

Non possiamo arrenderci al debito senza prima avere condiviso delle soluzioni.

La DC nei rari momenti di confronto con la maggioranza, a cui non si è mai sottratta, ha proposto in più occasioni strade alternative, ma le scelte operate dalla maggioranza sono purtroppo state sempre imposte contro ogni ragione tecnica e politica e di questo ne siete responsabili!

Credo che il Governo di fronte a questi risultati dovrebbe fare un’assunzione di responsabilità, avere l’umiltà di fermarsi e riconoscere che c’è necessità di condividere le soluzioni, aprire un confronto anche con l’opposizione; invece, nessuna reazione….. non capite che la situazione nel paese è peggiorata nell’ultimo anno per effetto di provvedimenti sbagliati o mancati??

Per risanare il sistema bancario occorre oggi portare avanti un percorso condiviso di riforme strutturali che possa dare stabilità ai conti pubblici, ma non lo potete fare da soli, serve un’ampia condivisione nelle scelte perché per attuare le proposte del FM si dovranno purtroppo chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini.

Dovete essere chiari con la cittadinanza e spiegare quali strategie metterete in atto per far fronte a questa situazione.

Non sarà un percorso facile, ma non possiamo sottrarci se vogliamo dare stabilità al paese, tornare ad essere competitivi e riposizionarci in un contesto internazionale, per guardare al futuro con maggiore serenità in un’ottica di sostenibilità.

Bisognerà fare sistema attraverso la condivisione delle scelte da operare, coinvolgendo la politica, il mondo finanziario, economico e sociale, una collaborazione sinergica per trovare le soluzioni giuste per il bene della Repubblica.

Oggi è necessario che il Paese si ricompatti.

Manca ora la presa di coscienza da parte del Governo che serve un’inversione di rotta e la consapevolezza che prima si procede in questa direzione meglio è, perché non possiamo permetterci di perdere altro tempo.

Ma servono anche interventi lungimiranti ed innovativi.

Il mio auspicio è che dal Rapporto del FM , possa nascere una collaborazione che fino ad oggi è mancata e la DC non farà mancare il proprio contributo di idee e competenze e continuerà ad essere presente su questi temi.

Grazie