CGG – Gian Carlo Venturini in comma comunicazioni sull’indagine della magistratura

20/10/2017

Non entro nel merito di alcune considerazioni fatte pocanzi dal consigliere Mimma Zavoli, che ha evidenziato alcune difficoltà ed ha fatto un’autodifesa del suo operato durante lo svolgimento mandato Reggenziale, perché ritengo che in questo momento altri siano altri i temi di attualità.

Per cui, anche io voglio esprimere alcune considerazioni in merito alle recenti vicende che testimoniano la delicatezza dell’attuale momento politico.

Mi rifaccio anche ad alcuni interventi intercorsi nella serata di ieri e, in particolare, agli interventi dei Consiglieri Pedini e Ciavatta, i quali hanno ricostruito alcuni episodi che noi, come Democrazia Cristiana, abbiamo denunciato da tempo presentando ad aprile un esposto al Consiglio ed alla Reggenza.

“Ovviamente”, non solo non abbiamo avuto la dovuta considerazione ma siamo stati accusati di dossieraggio e di voler destabilizzare il sistema, cosa che si è ripetuta anche poco fa quando la collega Mimma Zavoli ha definito la nostra azione addirittura “inutile e strumentale”.

Per cui, successivamente, abbiamo presentato a maggio una proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta per “accertare le responsabilità politiche o amministrative in relazione alle recenti vicende che hanno interessato tutto il sistema bancario e finanziario, con particolare riferimento alla Cassa di Risparmio e Asset Banca e agli organi deputati a garantire la stabilità del sistema” ossia Banca Centrale.

In questi giorni, vi è anche un ulteriore elemento di novità che è l’indagine aperta dalla Magistratura e l’acquisizione di atti da Banca Centrale di San Marino e da Banca CIS, a seguito, a quanto pare, di denunce fatte dal Collegio sindacale di BCSM, dal vice-Direttore di BCSM e da un membro del Consiglio Direttivo, come appreso dalla TV di Stato.

La settimana scorsa, nell’articolo del quotidiano “l’Informazione”, si faceva riferimento ad una possibile acquisizione di da parte di Banca Centrale di titoli messi a garanzia di una erogazione di liquidità a Banca CIS.

Nell’articolo si riprende anche l’intervento del Consigliere Tonnini del 12 settembre in cui richiedeva “di chi fossero i titoli spazzatura comperati da BCSM e se BCSM avesse operato per sanare la situazione di qualche grande debitore (Confuorti?)” ed, aggiungo io oggi, con quali soldi?

Forse quelli dei Fondiss che, sembra a fronte di una richiesta del Governo e della stessa Banca Centrale – in difformità agli accordi sottoscritti fra governo ed organizzazioni sindacali del luglio scorso – ha deliberato a Maggioranza di lasciare nella disponibilità di Banca Centrale circa 50 milioni dei fondiss fino al 30 giugno 2018.

Ebbene, a distanza di circa un mese, queste affermazioni non sono state assolutamente smentite ed è per questo che, proprio ieri, il nostro gruppo consigliare ha presentato una interrogazione per conoscere se il governo, a fronte di queste gravi affermazioni, abbia messo in atto azioni volte a verificare come stanno le cose, sperando di avere una risposta.

Negli interventi dei consiglieri Pedini e Ciavatta si riferisce anche di un procedimento a carico dell’ex Direttore Lorenzo Savorelli e di Filippo Siotto (funzionario della vigilanza di Banca Centrale), per aver predisposto ed eseguito l’acquisto di titoli privi di rating da Banca CIS, probabilmente al di fuori dei poteri conferiti ed al di fuori del mandato ricevuto:

  • omettendo di rendicontare al Consiglio Direttivo di Banca Centrale sulle operazioni svolte a favorire istituti bancari a cui veniva concesso sostegno alla liquidità;
  • acquistando titoli senza rating, in violazione al regolamento di Banca Centrale, impiegando ingenti risorse della collettività (circa 50 milioni) che, guarda caso, hanno un importo simile a quello dei fondiss, che sono i fondi pensione dei Lavoratori.

Anche in questa circostanza salta fuori, ancora una volta, il nome della signora Okaue Chio, moglie dello stesso Filippo Siotto di BCSM ed amministratore unico di Advantage G.F.C. advisor (società proprietaria del 78% della Advantage Financial di Francesco Confuorti).

Ricordo anche che la signora Okaue Chio è la top maneger di 4 società che afferiscono sempre allo stesso Confuorti. A questo proposito, voglio ricordare che il 23 giugno scorso il nostro gruppo consigliare ha depositato agli atti di questo Consiglio numerosi documenti che confermavano questi legami fra Francesco Confuorti e Okaue Chio, moglie di Filippo Siotto.

Sempre in quella documentazione emerge anche un altro nominativo: avv. Kremer Max che anch’esso fa parte del consiglio di amministrazione della Advantage Financial s.a. di Francesco Confuorti.

Va sottolineato che il signor Kramer Max fa parte anche di un’altra società, la Arendt e Medernach, che assieme alla Price Waterhouse Coopers sono state incaricate dai vertici di Banca Centrale, alla modica cifra di circa 700 mila euro, per svolgere un lavoro di Audit interno e review di Banca Centrale, della sua organizzazione, ruolo e statuto della stessa banca centrale.

Quello che sto dicendo si evince anche dai contenuti della relazione del Segretario Celli, presentata in Consiglio Grande Generale il 19 giugno scorso, sulle prospettive di rilancio del sistema bancario e finanziario, al capitolo 5 “rafforzamento dell’autorità di Vigilanza “ a pag. 22. Certamente, anche in questo caso, per la maggioranza sarà un’altra casualità!!!

Purtroppo, nonostante questi nuovi elementi, anche in quella occasione la maggioranza ed il governo ci accusarono di dossieraggio ed azione atta a destabilizzare il sistema.

Tuttavia, i fatti di questo ultimo periodo, confermano quanto evidenziato da noi nell’esposto dell’aprile scorso.

Ed ancora, per chiudere il cerchio, sempre in quest’ultimo periodo, come riferito anche negli interventi di alcuni colleghi, circola sempre più la voce di possibili scambi di comunicazioni fra Confuorti ed alcuni membri del CDA di Cassa di Risparmio nominati da questo governo nell’aprile scorso.

Ovviamente, mi riferisco a quelli non residenti ossia dr. Borri, dr. Cottella e dott.ssa Cartanese, che sembra informassero del loro operato il Signor Francesco Confuorti.

Secondo voi è normale che un persona esterna, che non ha niente a che fare con quell’organismo e con quella Banca, ossia Cassa di Risparmio, debba avere certe informazioni??

Questi signori, in questi mesi, hanno predisposto un bilancio di Cassa di Risparmio con una perdita di 534 milioni (definito dal governo come un bilancio “finalmente veritiero”), ed un piano industriale per il rilancio di Cassa di Risparmio che, a mio avviso e da non addetto ai lavori, sembra assurdo.

Questo perché, con l’inglobamento di Asset Banca in Cassa di Risparmio si prevede la chiusura di 8 agenzie e la perdita di ulteriori posti di lavoro (circa 71 unità) oltre alla fantomatica costituzione di una good bank ed una Bad Bank di cui non si comprendono bene le finalità.

Ebbene, questi “esperti”, dopo aver fatto questo lavoro con dispendio di notevoli risorse economiche – visto che sono state incaricate società esterne per centinaia di migliaia di euro a carico della collettività – invece di dare spiegazioni e dare attuazione a questo piano di rilancio di Cassa di Risparmio da loro predisposto, se ne vanno via. Tutto questo per voi è normale???

Alla luce di questi fatti, oggi, il Governo e la maggioranza, hanno l’obbligo di dare risposte a questi interrogativi! Ed ancora, voi della maggioranza, siete sicuri che il bilancio di cassa ed il relativo piano industriale non sia viziato nella sua elaborazione e definizione?

A questi interrogativi dovete dare delle risposte visto che siete voi ad avere voluto la nomina di questi signori e ad aver avvallato tutte le azioni che hanno portato a questa situazione, sollevando questi amministratori dalle loro responsabilità in particolare per l’operazione Asset, come si evince da una delibera del Congresso di Stato e come dichiarato dal Segretario Zafferani in alcuni post sui social network.

Alla luce degli ultimi accadimenti siamo portati anche a pensare che, forse, vi sia da parte di qualcuno esterno alla Repubblica un piano preordinato contro l’interesse del Paese volto a svalutare ed indebitare il Paese in modo significativo. A questo proposito, mi chiedo quali risorse utilizzeremo e chi pagherà tutto questo? Ancora una volta i cittadini?

Tutto questo non è normale! Come non è normale il ruolo ed il comportamento al Meeting dei vertici di Banca Centrale, in stretta relazione con il signor Conforti! Non sono normali le azioni messe in campo dal governo e dai vertici di Banca Centrale, in questi ultimi 8 mesi, dei quali, come maggioranza, vi siete sperticati a difendere l’autonomia ed elogiare le capacità.

Tutti questi interrogativi potevano trovare risposta nella Commissione d’Inchiesta che circa un mese fa avete bocciato, con le motivazioni più astruse nella Commissione Consigliare Permanente 1.

La bocciatura della Commissione d’Inchiesta sul sistema bancario, proposta dalla Democrazia Cristiana 4 mesi fa, è la riprova del fatto che non c’è volontà, da parte della maggioranza, di fare chiarezza sui soggetti e sulle dinamiche che, in questi mesi, hanno pesantemente influenzato il sistema bancario, evidenziate dal dito di Savorelli, dalle dimissioni in blocco del CdA di Carisp – nominato da questo Governo – e ancora di più, dall’abbraccio tra Confuorti ed il Presidente di BCSM Grais, palese conferma di quanto da noi sottolineato in questi mesi.

Per citarne solo alcune, resta ancora senza risposta il rilievo fatto dalla DC sulle nomine di alcuni esponenti della vigilanza di BCSM, direttamente legati al Confuorti. Guarda caso, proprio coloro che devono verificare lo stato delle banche e dare il via libera ai nuovi soggetti bancari.

Resta senza risposta la verifica del legame tra lo stesso Confuorti e Banca CIS, con la quale, lo ricordiamo bene, fino a qualche mese fa, aveva rapporti aperti e che, recentemente sembra essere stata acquisita da un investitore arabo.

Resta senza risposta la natura del rapporto tra lo stesso Confuorti e il Presidente di Banca Centrale Grais, che si sono scambiati un “amichevolissimo” abbraccio proprio al meeting di Rimini, confermando il legame presente tra loro – e con lo stesso Savorelli – già manifestato nelle “cenette estive di giugno ” documentate.

Resta senza risposta “il perché” della scelta del Governo e della Maggioranza di convertire i crediti d’imposta in titoli di debito pubblico, favorendo così fortemente un istituto bancario a discapito di tutta la collettività.

Insieme a tutto ciò, non è stata fatta ancora alcuna chiarezza sulle ragioni del commissariamento, prima, e della liquidazione coatta, poi, di Asset Banca, e sulle motivazioni che, dopo le pesanti svalutazioni dei crediti di Delta, abbiano condotto alla scelta dell’assorbimento di Asset Banca in Carisp.

Per tutte queste ragioni, il PDCS riteneva fondamentale fare chiarezza, per evitare che qualsiasi scelta, passata e futura, potesse e possa essere fatta per favorire interessi di parte, tutt’altro che infondati. Ma, questo governo e questa maggioranza, non hanno voluto alcuna chiarezza.

Data la gravità del rischio per la nostra comunità, che si trova di fronte alla delicata situazione del riassetto del sistema bancario – che non può avvenire con queste opacità di fondo, anche in considerazione del debito notevole scaricato sulle spalle dei sammarinesi – alla Democrazia Cristiana non rimane altra strada che il deposito del proprio esposto corredata dell’ulteriore documentazione raccolta in questi mesi direttamente in Tribunale, affinché venga fatta luce sulla situazione ed accertate le responsabilità di ognuno.

Da qui passa il vero cambiamento. Non dalle semplici parole.

Qualora emergessero condotte e azioni poste al di fuori del rispetto della legge, o mirate a favorire alcuni soggetti privati, preoccupazione già espressa più volte dal PDCS sin dal febbraio scorso, il Governo e la stessa maggioranza, non potranno chiamarsi fuori da una corresponsabilità che li ha visti disporre atti legislativi autoreferenziali, volti a sollevare dalle responsabilità gli organi amministrativi e di controllo, per altro più volte in deroga a leggi consolidate e senza alcuna condivisione.

Ancora una volta, accertate le responsabilità penali, dovremo verificare anche se ci sono delle responsabilità politiche che hanno portato a tutto questo.