Alessandro Scarano interviene sulla Legge di Bilancio: l’intervento completo

16/12/2020

Grazie Eccellenza,

Eccellenze, Colleghi Consiglieri,

Ritengo doveroso intervenire a questo dibattito sulla Legge di Bilancio e svolgere alcune riflessioni e brevi considerazioni in merito dal momento che le decisioni che andremo ad assumere sono estremamente significative nonché di grande rilevanza per il futuro del Paese e pertanto per tutta la collettività.

Una premessa ed una contestualizzazione ritengo sia necessaria al fine di comprendere il perché di talune scelte; nonostante ce lo siamo ripetuti più volte, anche in quest’Aula, dobbiamo essere pienamente consapevoli da dove veniamo.

E’ da anni che purtroppo il nostro Paese sta attraversando delle difficoltà dovute a fattori sia interni che esterni ai quali non si è mai dato risposte concrete e sostenibili, anzi, nel tempo si è troppo spesso tergiversato non affrontando concretamente e con serietà le questioni; oltre a questo che penso sia un elemento condivisibile da tutti in quest’Aula l’emergenza sanitaria che ha coinvolto aimè anche noi non ha fatto che aggravare una situazione già in forte difficoltà.

Non dico questo come scusante, ma esclusivamente per contestualizzare ed essere onesti ed obiettivi nei ragionamenti anche in quest’Aula perché il Governo e la maggioranza si trovano a dovere fare fronte ad un contesto, soprattutto sotto l’aspetto economico, che mai si era verificato e le cui conseguenze sono estremamente evidenti.

Una situazione che, ricordiamocelo, non riguarda solo San Marino ma tutti gli Stati del mondo e se molti hanno un paracadute e penso ai paesi facenti parte dell’Unione Europea, San marino ha dovuto, e lo sta facendo tutt’ora, far fronte con le proprie risorse…risorse però sempre più esigue e che pertanto ci hanno indotto a fare scelte mai adottate nel nostro Paese.

La scelta è stata quella di percorrere la strada del mercato di capitali attraverso l’emissione di bond e come specificato dal Segretario Gatti un percorso non certamente facile; non facile perché è la prima volta che San Marino percorre questa strada ed proprio in ragione di ciò sarà necessario ponderare al meglio tutte le condizioni, partendo da quelli economici, evitando scelte affrettate.

Ed in questo contesto si è deciso di percorrere la strada del prestito ponte; tante le critiche espresse su questo prestito in quest’Aula. Siamo tutti ben consapevoli, anche da parte di chi critica, della necessità impellente di reperire liquidità per il nostro sistema. Senza liquidità è impossibile fare fronte alle tanto auspicate riforme sulle quali mi soffermerò in seguito.

Una riflessione mi preme svolgere circa il prestito, valuto positivo, perché per nulla scontato, il fatto che un’ importante realtà abbia dato fiducia nei confronti del nostro paese ed al percorso intrapreso perché nessuno presta denaro a caso o lo fa rimettendoci.

Cosi come vorrei sottolineare come la situazione di difficoltà e la necessità di reperire liquidità non riguarda solo ed esclusivamente noi, ma come tutti noi possiamo ben leggere informandoci quotidianamente riguarda tutti gli Stati ed è veramente difficile ottenere linee di credito da parte di chi quotidianamente cerca di reperirle a sua volta.

Un però è doveroso, indebitamento estero significa essere in grado di fare fronte agli interessi ed al rimborso del capitale, è necessario soffermarsi sulla sostenibilità del debito che andiamo a contrarre.

La sfida è proprio questa, è impensabile indebitarsi esclusivamente per fare fronte alla spesa corrente ed al mantenimento dello status quo; è davvero giunto il momento di fare le riforme strutturali necessarie, partendo anche da una ristrutturazione della macchina pubblica, per avere un Paese moderno superando tutti quegli ostacoli che in questi anni lo hanno impedito, ed il 2021 dovrà essere finalizzato in primo luogo a questo.

Il nostro Paese ha da troppo tempo la necessità di interventi strutturali che negli anni sono stati rinviati così come vi è la necessità di individuare nuove strade nei più svariati settori, soprattutto dopo che i capisaldi che hanno contraddistinto la Rep. di San Marino sono andati in crisi.

Penso alla necessità della riforma sulle pensioni, alla semplificazione normativa, al rilancio dell’intero comparto bancario/finanziario, ad una riforma complessiva dell’ordinamento giudiziario, e potrei indicarne altre, e mi preme sottolineare come siano prioritarie politiche per il rilancio e non regressive.

Però è fondamentale, anche nel decidere, che lo si faccia con cognizione di causa e ben consapevoli della strada che vogliamo percorrere, questo aspetto lo reputo prioritario; poi individuato il percorso, condiviso con tutti gli attori del Paese, è necessario proseguire con forza e senza tentennamenti.

La mia non vuole affatto essere retorica, anzi, è vero caso mai l’opposto, bisogna assolutamente essere in grado di portare avanti quelle iniziative che da troppo tempo vengono rinviate in taluni casi per motivi alquanto discutibili, dobbiamo essere credibili, responsabili e dare risposte certe e soprattutto celeri a potenziali investitori; ci vuole un forte impulso in questo senso e per poterlo fare sarà fondamentale calendarizzare in modo analitico e soprattutto sostenibile le riforme ed i progetti che individuiamo come prioritari per dare nuovamente fiducia e sviluppo al paese.

 

Alessandro Scarano