XVII Congresso GDC: l’intervento di Alessandro Camassa

9/10/2020

Salve a tutti sono Alessandro Camassa.

Per stendere questo intervento è stato fondamentale l’aiuto di Pasquale Valentini, che ringrazio infinitamente per la disponibilità e soprattutto per averci portato a riflettere con una semplice domanda: perché sono qui? O per meglio dire: perché ho deciso di entrare a fare parte di questo gruppo?

La passione, perché tutti nascono con un bisogno nella vita: chi ad esempio di volersi impegnare nel volontariato, chi nella ricerca, chi a fare il dottore mentre a me, durante le superiori, grazie ad una professore, è nata la passione per la politica. Però qui nasce un problema: molti dopo aver raggiunto determinate cariche, perdono quel fuoco che è la passione e, come disse il buon Max Weber “vivono di politica”: aspetto errato. Perché nonostante si riescano a ricoprire cariche istituzionali elevate, non bisogna mai perdere di vista il motivo per cui si è deciso di entrare a fare parte di questo mondo: la passione.

Quella passione, che citando di nuovo il filosofo tedesco, ti porta a vivere per la politica e secondo me è questo l’aspetto fondamentale.

Altro motivo per cui sono diventato membro attivo di questo gruppo è il puro senso civico. Perché i miei coetanei non sono come vengono descritti da tutti. La mia generazione ha tanta voglia di rivalsa, ha voglia di dimostrare quanto può valere ed ha tanto senso d’appartenenza per questa meravigliosa terra. Quindi darò il massimo per questi ragazzi e mi carico i loro problemi sulle spalle, perché è arrivato il momento di dare una voce ai giovani, i quali saranno quelli su cui graverà maggiormente la crisi che si è scatenata quest’anno.

Ripartiamo dalla formazione e puntiamo forte sulle nuove generazioni che potranno essere, probabilmente, il fattore vincente.

Oltretutto vi porgo i saluti da parte della commissione politiche giovanili. Il Presidente Daniela Amici non è potuto essere presente per motivi personali.

Grazie a tutti.