San Marino, l’Italia e l’Europa: verso l’accordo di associazione

23/08/2020

“San Marino, l’Italia e l’Europa: verso l’accordo di associazione” Questo il filo conduttore della seconda serata della 47esima edizione della Festa dell’Amicizia, che ancora una volta ha visto il pubblico riempire piazza Bertoldi per assistere al dibattito politico, nel rispetto dei protocolli e delle normative sulla sicurezza. Dibattito al quale, questa volta, hanno preso parte tutte le forze, di maggioranza e opposizione, che siedono in Consiglio Grande e Generale. Il compito di introdurre il tema della serata è stato affidato al Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari, che ha esordito menzionando le trattative che si stanno portando avanti per addivenire in tempi rapidi alla definizione di un accordo di associazione con l’Ue in grado di rilanciare il ruolo internazionale di San Marino e di dare nuovo impulso al suo tessuti economico e sociale. Trattative che l’esecutivo, dopo i mesi di stallo dovuti al lockdown, intende portare avanti con convinzione e decisione. Due punti focali sui quali dovrà essere concentrata l’attenzione saranno il superamento del T2 e quindi la liberazione circolazione delle merci tra i territori dell’Unione Europea e San Marino e, di non minore importanza, la messa in sicurezza e il rilancio del sistema bancario e del mercato finanziario sammarinese, che necessita ora più che mai di nuove prospettive. I nodi da sciogliere restano tanti, ma occorrerà procedere – ha ricordato Beccari – con il massimo coinvolgimento di tutti i cittadini sammarinesi e una campagna di informazione puntuale e all’insegna della trasparenza. La parola quindi a Nicola Renzi (Rf) il quale ha ribadito come quello dell’accordo di associazione con l’Ue non debba essere un tema divisivo, bensì capace di unire e mettere in sinergia tutta la politica per il bene e il futuro del Paese. Renzi ha parlato del lavoro svolto come ex Segretario di Stato e ha ricordato l’impegno profuso da Pasquale Valentini e Antonella Mularoni nel gettare già nel 2008 le basi del futuro accordo. Sul palco anche il Segretario di Stato Fabio Righi, in rappresentanza di Domani – Motus Liberi, secondo il quale occorrerà portare avanti il processo di avvicinamento all’Europa valutando e soppesando attentamente i pro e i contro e sopratutto con uno sforzo nel tutelare le peculiarità proprie del sistema economico sammarinese e la sua competitività su specifici mercati. Francesco Mussoni, per il Pdcs, ha evidenziato come il recente accordo tra BCE e Bcsm – con l’accensione di una linea di credito dal valore di 100 milioni – costituisca un fondamentale iniezione di fiducia nei confronti della Repubblica. Non solo San Marino potrà trarre giovamento dall’accordo di associazione, ma sarà la stessa Ue ad uscire arricchita grazie alla maggiore vicinanza con il Titano: questo il messaggio che l’esecutivo deve impegnarsi a promuovere. Rossano Fabbri (Libera) ha ribadito ancora una volta la necessità per tutte le forze politiche di continuare ad operare in maniera sinergica, allo scopo di lasciare in eredità alle future generazioni un Paese moderno e ricco di opportunità, ma ha anche ricordato gli importanti passi in avanti compiuti da San Marino negli ultimi anni per adeguarsi alle normative europee, in particolar modo sul fronte della trasparenza bancaria. Gerardo Giovagnoli (Npr), ‘europeista della prima ora’, ha parlato di un rinnovato clima di fiducia nei confronti dell’Unione Europea, sull’onda anche del recente ‘recovery fund’: un clima che coinvolge anche la Repubblica di San Marino, dove è stata accantonata la demagogia che un tempo aveva caratterizzato il dibattito e dove anche forze politiche euro-scettiche hanno mostrato una maggiore apertura. Quindi Paolo Rondelli (Rete) ha espresso un giudizio positivo sull’affiatamento venutosi a creare tra Segreteria di Stato e Commissione Affari Esteri, da lui presieduta, nel lavorare per definire una prima bozza dell’accordo di associazione. La priorità per il Movimento Rete, in quanto forza popolare, in tal senso sarà il coinvolgimento attivo della cittadinanza nel processo decisionale.