Maria Cristina Albertini interviene sull’Istanza d’arengo sulla vita indipendente per persone con disabilità

27/09/2022

Grazie eccellenza,

Illustrissimi consiglieri tale istanza d’arengo chiede un’attenzione particolare da parte di tutti noi affinché ci si rivolga proprio a quella parte della nostra popolazione che potremmo definire più’ povera in quanto più’ limitata nelle possibilità’ di poter godere della propria autonomia, eguaglianza ed inclusione sociale, oltre alle possibilità’ di lavoro che la maggior parte di volte e’ fortemente condizionata dalla situazione stessa della persona che vive in situazione di diversità’ psico – fisica.

La convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilita’ approvata dall’assemblea generale delle nazioni unite nel 2006 alla quale fanno seguito il piano d’azione riguardante la medesima tematica risalente alla prima decade del secolo ed infine la strategia europea sulla disabilita’ degli anni 2021 – 2030 rappresentano un grande e prezioso risultato da parte di tutta la comunità’ degli stati che hanno sottoscritto e ratificato tali documenti.

In particolare la convenzione ONU si inserisce in un più’ ampio contesto atto a favorire la tutela e la promozione dei diritti già’ sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 che nel corso degli anni hanno riservato una riflessione mirata in favore delle persone con disabilita’, riconoscendone i diritti di pari opportunità’ e non discriminazione e proprio per questo viene oggi considerata il “primo grande trattato sui diritti umani del xxi secolo”.

La condizione di disabilita’ troppo spesso viene ricondotta all’esistenza di barriere di varia natura che possono essere fortemente penalizzanti e seri ostacoli a tutti coloro che per minorazioni fisiche, mentali o sensoriali a lungo termine,che hanno tutti i diritti di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società’ godendo di ogni forma di vita indipendente.

Nei suoi principi ispiratori la convenzione non istituisce nuovi diritti alle persone con disabilita’, ma intende piuttosto adottare una strategia condivisa da tutti i paesi europei al fine di assicurare che quest’ultime possano godere, in base agli ordinamenti dello stato di appartenenza, di tutte quelle norme riconosciute da tutti gli stati consociati, al fine di garantire l’applicazione dei criteri di pari opportunità e parità’ di accesso alla società’ ed all’economia , essere in grado di decidere dove, come e con chi vivere oltre al diritto di non essere più’ vittima di discriminazioni.

Tale strategia prevede pertanto una serie di azioni mirate ed essenziali in vari settori, individuando fra le priorità’ l’accessibilità’, ossia la possibilità’ di circolare e soggiornare liberamente contribuendo al processo democratico, una qualità’ di vita dignitosa e la possibilità’ di vivere in autonomia, parità’ di partecipazione in ogni ambito della nostra società’ civile.

Nella nostra realtà’ sammarinese non possiamo fare a meno di menzionare l’ultimo intervento che risale al 2021 in materia di tutela delle persone diversamente abili a livello sensoriale e grazie al quale, approcciando la complessa tematica della disabilita’ come conseguenza o risultato di una complessa relazione fra l’individuo caratterizzato da diversi fattori personali più’ o meno penalizzanti e l’ambiente in cui vive, si e’ aggiunto un ulteriore tassello al percorso legislativo che contempla una molteplicità’ di interventi contenuti nel testo di legge.

Ancora una volta anche nel nostro paese lo scopo e’ stato quello di tutelare le persone con disabilita’ sensoriali garantendo e favorendo i loro diritti e le loro libertà’ fondamentali , agendo su tutti quei fattori che potrebbero limitare lo sviluppo della persona e la sua partecipazione effettiva in tutti gli ambiti del vivere collettivo, assicurando forme di sostegno, intervenendo su tutti i fattori ambientali che possono costituire una vera e propria barriera al vivere quotidiano, cercando di valorizzare altresì’ l’individuo con le proprie unicità potenzialità’, favorendone l’autonomia e indipendenza.

Ne consegue un impianto normativo che contempla un rapporto sempre più’ pro attivo fra l’individuo e l’accesso alla comunicazione, all’informazione, all’inclusione scolastica universitaria fino all’inclusione nel mondo della formazione e del lavoro senza tralasciare la fruizione al patrimonio storico e culturale e la partecipazione alla vita politica del nostro paese.

Quindi formazione e lavoro costituiscono due dimensioni essenziali.

Come sempre porre la persona al centro di tutto il nostro agire e’ il riferimento della mia forza di governo che e’ da sempre impegnata nel riconoscere e promuovere il valore infinito dell’individuo solo per il fatto che esista, cosi com’è’, in grado di pensare ed agire autonomamente, a volte reso più’ fragile da compromissioni psico – fisiche che in alcun modo devono interferire sulla qualità’ della vita.

La disabilita’ e’ un’esperienza umana, forse oggi in tanti risvolti ancora inesplorata, che coinvolge e mobilita interi nuclei familiari e che tutti noi siamo chiamati a conoscere e rispettare con la giusta e dovuta sensibilità’.

Il nostro vivere quotidiano, molte volte troppo facile e scontato, ci rende spesso indifferenti e inattivi di fronte alla diversità’ ma mi auspico che il senso di responsabilità’ che ciascuno di noi e’ chiamato a mettere in campo possa contribuire all’abbattimento di tante barriere anche pregiudiziali ed alla costruzione di una realtà’ a misura di tutti gli uomini, in cui ciascun uomo trovi la propria valorizzazione grazie al suo pensare, al suo agire ed all’apporto sicuramente costruttivo che e’ in grado di offrire alla collettività’.

A tal scopo,come ribadito dal segretario, si avvierà’ un tavolo di confronto con i professionisti di riferimento al fine di redigere un testo normativo in grado di implementare ulteriormente i servizi già’ attivi in territorio.

Grazie.