Maria Cristina Albertini interviene sul PDL a sostegno della famiglia e della genitorialità

28/04/2022

Grazie eccellenza,

 

Con grande soddisfazione prendiamo atto dell’avvio all’iter legislativo del progetto di legge relativo a misure di sostegno a favore della famiglia e della genitorialità, la prima intesa come nucleo fondante della società, la seconda intesa come fase di estensione del ciclo vitale fondamentale della famiglia stessa.

Considerando la nascita, la gravidanza e la genitorialità eventi naturali, non possiamo non attribuire ad essi una valenza unica nell’evoluzione antropologica, culturale e sociale della nostra dimensione umana.

Mai come oggi i modelli familiari che ci circondano hanno registrato un ampliamento ed una dinamizzazione, mettendo in questione il principio stesso della famiglia naturale e tuttora dietro le famiglie ricostruite, allargate, mono genitoriali si cela l’immagine di una famiglia concepita e custodita come nido esclusivo ed inclusivo.

La famiglia in quanto cellula fondamentale della società, ha diritto ad un’adeguata tutela sociale, giuridica ed economica per garantirne il pieno sviluppo come cita la carta sociale europea.

La famiglia è comunità, realtà, autenticità, fonte di benessere, culla di memoria intima e profonda che dovrebbe accompagnare ogni persona in ogni allontanamento dal suo nucleo familiare.

La famiglia inoltre deve costituire una scuola di solidarietà  e proprio dall’impegno ad assicurare ai nostri giovani un ambiente stimolante alla piena realizzazione dei loro diritti e la messa in pratica delle proprie capacità si perfeziona ed incrementa l’attenzione delle nostre istituzioni che oggi ha tradotto e propone all’aula una serie di interventi atti a sostenere l’incremento demografico promuovendo una politica  volta ad incentivare la natalità tramite il rafforzamento e la definizione  di misure a tutela di ogni individuo componente il gruppo famiglia.

Gli obiettivi perseguiti dal progetto di legge sono molteplici ed ambiziosi e consistono proprio nell’implementazione di e strumenti volti a sostenere l’attuale generazione, le giovani coppie talvolta trattenute dal mettere su famiglia da motivi di svariata natura, nel conciliare la vita familiare con il lavoro di entrambi i genitori, nel sostenere il lavoro femminile e nell’agevolare l’intero nucleo familiare nella gestione di dinamiche non sempre semplici e lineari.

In linea generale le misure previste nel progetto di legge in questione contemplano in maniera completa e strutturata la tutela della salute della lavoratrice si trovi essa in periodo di gestazione, di puerperio o di allattamento, attraverso un’attenta valutazione dei rischi ai quali la donna lavoratrice può essere esposta prevedendo idonee misure di prevenzione e protezione.

Fa seguito una dettagliata e funzionale disciplina dei congedi parentali e di particolare rilievo è il principio che mira a promuovere la genitorialità attraverso una equa accessibilità alle agevolazioni e superando il distinguo tra i sessi all’interno dei nuclei familiari.

È altresì prevista la promozione di una equa ripartizione dei carichi di cura tra i genitori, in considerazione delle difficoltà nel raggiungere un equilibrio nella conciliazione dei tempi che ancora gravano in maniera importante a sfavore delle donne.

Non per ultima l’attenzione che l’impianto normativo dedica alle forme di incentivazione dell’occupazione femminile, soprattutto in termini di mantenimento del posto di lavoro dopo la maternità.

Di particolare rilievo èla razionalizzazione di un sistema di benefici rivolti a famiglie naturali, adottive o affidatarie relativi ai figli a carico, con un’attenzione peculiare verso condizioni di disabilità, gravi patologie momentanee o temporanee che si traducono nella possibilità da parte dei genitori di usufruire di permessi e congedi parentali che consentano loro di assentarsi dal lavoro qualora la situazione famigliare lo richieda.

Desidero porre una particolare attenzione alle famiglie mono genitoriali, alla difficoltosa condizione nella quale talvolta vive la donna madre, desiderosa di accudire il proprio neonato in una relazione intima e di cura, talvolta in carenza di quel prezioso supporto coniugale, familiare e sociale che ritengo debba meritare un riscontro celere, propositivo e definitivo da parte delle istituzioni.

A tal proposito mi auspico vivamente che progetti di legge aventi ad oggetto proprio la condizione della donna ragazza madre possa trovare in ambito legislativo la dovuta e giusta considerazione, attraverso l’avvio anch’esso ad un iter che lo possa completare, integrare con le dovute riflessioni e che lo conduca quanto prima alla sua piena operatività, garantendo un adeguato supporto economico, psicologico e sociale.

Oggi inizia il percorso legislativo del progetto al quale siamo tutti tenuti a dare un costruttivo apporto, poiché’

Nell’emergenza covi la famiglia è stata roccia su cui sono rimaste salde le vite delle persone ed anche se ultimamente avversata, abbandonata, allontanata o addirittura lacerata è e rimarrà sempre punto di riferimento per ciascuno di noi.

Grazie.