La necessità di ripartire dai giovani

19 Apr 2021

Gian Carlo Venturini, Segretario Politico PDCS

Se mi si ponesse la domanda “San Marino è un Paese per giovani?”, risponderei – in maniera convinta e con una punta di orgoglio – di sì. Penso ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, che hanno dimostrato molta responsabilità nei mesi passati, dovendo adattarsi a vivere in maniera molto diversa le proprie relazioni, di affetto, amicizia ed in famiglia. L’attenzione alle nuove generazioni è sempre stata uno dei motivi caratterizzati del mio impegno, ma soprattutto in questi ultimi anni, attraverso un coinvolgimento continuo e responsabile dei nostri giovani, siamo riusciti ad avere, giovani che potranno essere protagonisti del proprio domani. I giovani democristiani vogliono partecipare, vogliono sentirsi collaboratori, meglio protagonisti delle scelte che direttamente li riguardano. Il 17° Congresso dei GDC, celebrato nel 2020, è la conferma di quanto asserito e mi complimento con tutto il Movimento Giovanile per il rilevante lavoro svolto, un ringraziamento particolare a Lorenzo Bugli presidente dei GDC ed a tutto il direttivo che si è impegnato notevolmente per far crescere un nutrito gruppo di giovani che fanno ben sperare per il nostro futuro. Ho sempre creduto, ed oggi ancora di più, che è basilare investire nella formazione dei giovani. Gli incontri che si sono svolti a Roma, l’8 ottobre u.s., sono stati indirizzati a gettare le basi di futuri accordi di collaborazione con le realtà internazionali appartenenti all’area del PPE: a cominciare dalla futura scuola di formazione politica promossa dai Giovani Democratici Cristiani. Abbiamo incontrato gli amici della Fondazione De Gasperi e della Fondazione Adenauer. Due incontri nati sull’onda delle indicazioni contenute nella mozione finale del XVII Congresso dei GDC, nella quale si ravvisava la necessità di una rafforzata azione politica capace di partire proprio dal tema della formazione. Una formazione vista come lo strumento in grado di fornire alle nuove generazioni le competenze e la preparazione necessarie ad affrontare le sfide delicate che il momento storico pone davanti a San Marino e ai suoi cittadini. Le due Fondazioni saranno, insieme a quella legata al Meeting di Rimini, tra i partner principali del progetto di formazione annunciato ufficialmente nelle scorse settimane. Il ruolo dei giovani è fondamentale per rendere sempre più evidenti i collegamenti tra politica e società, tra la classe dirigente e l’elettorato. Ogni discorso sulle difficoltà dei partiti di adeguarsi alla società in evoluzione deve tener conto di questa forza, che si muove, magari con giovanile polemica, ma sempre con l’obiettivo di rendere più incisiva la propria forza politica. Ed è importante sottolineare che il momento più significativo in cui matura e viene filtrata la volontà politica è spesso quello dell’incontro tra i giovani e le espressioni politiche. Nell’affrontare la campagna congressuale del 2017 per l’elezione del nuovo segretario politico, decisi di presentarmi agli elettori con un obiettivo ben preciso: investire su quelli che, in quel momento, erano forse gli anelli più deboli della grande famiglia della Dc, ovvero i giovani, le donne e le sezioni. Una scommessa tutt’altro che scontata ma che oggi, a distanza di tempo, si può dire sicuramente vinta. I ragazzi e le ragazze dei GdC hanno fin da subito, con tempismo e spirito di intraprendenza, risposto alla chiamata arrivata in occasione dell’appuntamento congressuale. Ci lasciamo alle spalle tre anni di lavoro intenso, che – devo confessarlo – hanno portato anche ad un arricchimento personale. In questi tre anni i Gdc hanno sempre trovato aperta la porta del mio ufficio. Ho cercato, per quanto possibile, di essere un interlocutore attento e disponibile, e con curiosità e tanta voglia di imparare mi sono avvicinato alle tematiche e alle battaglie portate avanti dal mondo giovanile, scoprendo punti di vista inediti su problemi di attualità e che riguardano da vicino la vita del Paese.