Intervento Maria Cristina Albertini su IVG

29/08/2022

Grazie eccellenza,

Proprio da oggi il consiglio grande e generale è impegnato ad analizzare ad approvare definitivamente il progetto di legge riguardante l’interruzione volontaria di gravidanza, oggetto di quesito referendario che nel settembre scorso ha ottenuto parere favorevole dalla maggior parte della popolazione sammarinese che nell’occasione era tenuta ad esprimersi in merito a questa delicata quanto controversa tematica.

Come già ho avuto modo di manifestare durante la campagna referendaria, ribadisco oggi che l’aborto non è una conquista felice in una società che sempre più ha necessità di quel capitale umano costituito da individui in grado di saper accogliere, di supportare e valorizzare le peculiarità e le individualità presenti in ciascun essere umano.

Ritengo imprescindibile che il valore della vita debba essere custodito e difeso in ogni sua fase: dalla nascita ed oltre durante tutto il percorso che la natura assegna a ciascun essere vivente.

Mi ritengo ferita nel mio vivo essere donna solo pensare che sia considerata una conquista per l’universo femminile, un atto di emancipazione potersi sbarazzare di una vita che già pulsa nel ventre materno, ignara ed impotente di fronte a tanta disumanità da parte di una donna che è già una mamma.

In tutta sincerità ho sempre pensato che le donne possano offrire alla società contributi fattivi e costruttivi ed abbiano tutte le risorse per affrontare esperienze che anche se dolorose, permettono di mettere in campo tutte le risorse e dimostrare quanto il diritto all’autodeterminazione di ciascuna possa prescindere da scelte le cui ripercussioni talvolta possono rivelarsi oltremodo sofferenti e durature.

D’altra parte anche la politica è fatta di persone, donne e uomini con sensibilità diverse, sostenuti da ideali e valori diversi, che alle spalle vantano vissuti differenti e proprio alla luce di queste considerazioni oggi si esprimeranno su questo progetto di legge che ha visto tutte le forze politiche impegnate in un confronto dal quale è scaturito l’impianto normativo che andremo ad esaminare.

Un progetto di legge che accoglie in pieno il quesito referendario depenalizzando l’interruzione volontaria di gravidanza nei casi e nei tempi stabiliti ed introducendo una serie di norme affinché’ tale scelta possa rivelarsi per la donna  una azione  pienamente consapevole,  che assicuri a tutte coloro che ad esso ricorrono una adeguata informazione e garantisca  sicurezza nella pratica stessa dell’aborto, che mi auguro rimanga sempre l’ultima spiaggia, si l’estrema ratio per le nostre giovani donne.

Mi auspico, al fine di mitigare il più possibile gli effetti più preoccupanti relativi all’esecutività della legge che legittima l’IVG, un positivo contributo ed un positivo accoglimento dei dispositivi normativi relativi all’implementazione delle misure di sostegno al nucleo familiare, alla genitorialità ed alla difficile condizione della mono genitorialità’, che a breve l’aula avrà modo di esaminare.

Tutto ciò, al fine di supportare tutte quelle realtà familiari, garantendo a tutti i componenti dignitose condizioni affinché’ ciascuno di essi possa vedersi riconosciuti i propri diritti potendo contare su di un sistema strutturato ed efficiente grazie anche al quale la persona possa maturare le proprie scelte ed assolvere al meglio il proprio ruolo.

In conclusione io credo fermamente nella vita, nella libertà di vivere che ciascun individuo è tenuto a rivendicare ed a riconoscere nei confronti soprattutto dei più piccoli, deboli e indifesi, ai quali proprio noi adulti abbiamo fatto questo meraviglioso dono.

Il nostro paese ha scelto, qualcuno ha pensato che il paese si sia dimostrato più avanti di parte dei suoi rappresentanti, alcuni dei quali, mi si permetta, preferiranno mantenere fede alla loro coscienza ed ai loro valori, in difesa ed a supporto della vita, dal concepimento al suo termine naturale.

Grazie.