Esenzione positiva del rapporto periodico del Consiglio d’Europa: la DC si concentra sulle riforme necessarie per il bene del Paese

25/04/2023

Vorrei comunicare che nella prossima settimana, in occasione della sessione del Consiglio d’Europa a Strasburgo, verrà presentato e discusso in assemblea il Rapporto periodico stilato dalla commissione di monitoraggio sul rispetto degli obblighi di adesione della Repubblica all’organizzazione. Durante la visita in Repubblica dell’ottobre scorso, la commissione si è confrontata con le realtà sammarinesi e già un mese fa ha anticipato i risultati positivi del Report in un comunicato, di cui andiamo orgogliosi. Il Rapporto riconosce infatti i progressi di San Marino nel recepimento delle indicazioni degli organismi internazionali, loda il paese per i numerosi strumenti di democrazia diretta, che vanno tuttavia resi più efficaci, e ha espresso soddisfazione per le riforme in ambito giudiziario, in linea con le raccomandazioni del Greco. La commissione invita la politica a proseguire con le riforme e a sollecitare un dibattito nel paese sulle future riforme istituzionali, per migliorare il lavoro dei consiglieri, renderlo più efficace e per intervenire sui potenziali conflitti di interesse. Già da mesi questa esigenza è emersa anche nei vari dibattiti in Commissione comunicazioni. Dobbiamo trovare modalità per confrontarci su questi temi e valutare quali peculiarità si potrebbero aggiornare.

Ed è proprio sulle riforme e sulle responsabilità verso il paese che dobbiamo concentrarci da qui alla fine della legislatura. Noi consiglieri abbiamo un mandato ben preciso attribuito dalla cittadinanza, un mandato che dobbiamo concludere e che pertanto richiede un lavoro di condivisione per il bene comune. È ora di lavorare seriamente per portare a conclusione quegli obiettivi che ci siamo dati a inizio legislatura, per garantire stabilità e prospettive di sviluppo. Manca un anno e mezzo alla scadenza naturale della legislatura, smettiamo di pensare a fantomatiche alleanze per le prossime elezioni, ad aggregazioni di ogni tipo e riflettiamo sulle nostre responsabilità e obblighi. Le riforme economiche in corso vanno definite, il debito va ristrutturato e l’accordo di associazione con l’UE va concluso. Mi piacerebbe che il governo avesse un pizzico di coraggio in più nel fare le cose. Il DES resta nell’agenda politica di governo, nonostante la sospensione della discussione in commissione. Siamo consapevoli che molti dubbi legittimi andranno chiariti; è un diritto anche della cittadinanza essere informata in modo corretto su un progetto-paese che richiede la massima condivisione. Per questi motivi, consapevoli del fatto che si tratta di un buon progetto che può aprire nuovi scenari per il turismo e per la ricettività, siamo disponibili a continuare il confronto all’interno della maggioranza e del paese, apportando le opportune modifiche se necessario, ma non vogliamo che anche questa opportunità vada persa. Bloccare progetti di legge all’ultimo momento non porta benefici a nessuno. Serve condivisione e unità di intenti.

La DC, in un momento non facile, ha posto le responsabilità e l’interesse verso il paese e i cittadini al centro del proprio agire, confermando la volontà di proseguire il proprio impegno e di portare a conclusione le riforme necessarie. Gli impegni con gli elettori vanno rispettati. Come forza politica, siamo stati oggetto di numerosi attacchi sulla stampa, che ci hanno indicato come un partito in difficoltà all’interno della maggioranza. A questi attacchi strumentali rispondo che la DC è l’unico partito a base democratica e popolare che, dopo essersi rinnovato a seguito delle crisi dell’ultimo decennio ed essere stato assoggettato al cambiamento dei tempi, esiste ancora da 75 anni e rappresenta un punto di riferimento. È l’unico partito che, negli anni in cui è stato al governo, ha garantito benessere, servizi sociali ed educativi di alto livello. Basti pensare ai disastri finanziari dell’ultimo governo (2016-2019), di cui ancora paghiamo le conseguenze.