CGG – Mariella Mularoni su mancato rinnovo Direttore Paolo Rondelli

9/01/2018

Grazie Eccellenza, Colleghi Consiglieri, vorrei anch’io esprimere alcune considerazioni su un argomento che già alcuni colleghi hanno toccato in comma comunicazioni: la decisione del Congresso di Stato di non procedere al rinnovo del Dirigente degli Istituti culturali, Dott. Paolo Rondelli, adottata con Delibera del Congresso di Stato.

La Legge che regolamenta la Dirigenza, legge n.108/2009, all’art. 23, punto 3 prevede che” la valutazione dell’operato svolto,dovrà riguardare la prestazione del Dirigente in relazione al raggiungimento degli obiettivi assegnati, ai risultati conseguiti in termini di appropriatezza e di qualità delle prestazioni e di orientamento all’utenza, all’efficacia dei modelli organizzativi adottati, alla capacità di motivare e guidare i collaboratori, alla gestione delle risorse finanziarie assegnate, al miglioramento dei servizi, e comunque al rispetto dei doveri e alla capacità manageriale e professionale.”

Obiettivi raggiunti abbondantemente dal Dott.Rondelli, confermati da quanto sembra, anche dal Direttore del Dipartimento Cultura, nella relazione al Congresso di Stato. Dunque, Rondelli non solo ha raggiunto tutti gli obiettivi indicati dalla legge, ma è riuscito abilmente, in un momento non certamente facile, a mettere insieme uffici e strutture che fino a 3 anni fa facevano capo a quattro direzioni, accorpati in un’unica direzione, con un notevole risparmio per lo Stato, dando prova di competenza manageriale e gestionale nel dare vita ad una nuova struttura organizzativa come gli Istituti Culturali.

Ha raggiunto risultati apprezzabili e degni di lode sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, incrementando gli incassi dei musei, delle stagioni teatrali, riducendo allo stesso tempo le uscite.

Nei tre anni si è potuto registrare un incremento annuale di circa 140.000 euro negli incassi dei musei e di circa 19.000 euro nel teatro.

Ha messo in atto importanti strategie interne che hanno favorito un efficace lavoro di squadra, un clima positivo che ha permesso ai collaboratori di mettere in campo le esperienze acquisite facendoli crescere ulteriormente da un punto di vista professionale e relazionale, come è stato ampiamente dimostrato dalla lettera che i 35 dipendenti degli Istituti Culturali hanno sottoscritto e presentato alle Loro Eccellenze ed al Congresso di Stato nei giorni scorsi.

Il suo operato in questi 3 anni ha incontrato pertanto anche il favore dell’utenza, che, potendo scegliere in base ai propri interessi, ha ripreso a frequentare i nostri teatri grazie ad un notevole ampliamento dell’offerta culturale, con il coinvolgimento anche di numerose realtà culturali sammarinesi; come insegnante posso affermare che c’è stato anche un positivo riscontro tra i giovani studenti delle nostre scuole sammarinesi che hanno potuto usufruire sia di spettacoli teatrali di importante valore culturale, come è avvenuto recentemente in occasione dello spettacolo di Vittorio Sgarbi, ma anche di film in lingua originale inglese.

Detto questo rimaniamo sbigottiti e senza parole di fronte alla decisione del Congresso di Stato di non procedere alla riconferma del Dott. Rondelli, che vorrei precisare ricopre il posto di dirigente a seguito di regolare bando di selezione per il reclutamento di figure dirigenziali, che ha brillantemente superato grazie alla sua professionalità.

Mi rivolgo allora al Segretario competente perché ci deve delle risposte, vogliamo conoscere le motivazioni e le valutazioni che hanno condotto a questa decisione incomprensibile e soprattutto se è stata fatta una valutazione sulle conseguenze che tale iniziativa potrebbe comportare, i disservizi che si potrebbero registrare per il clima positivo che si era instaurato anche tra il personale fortemente motivato nel proprio lavoro.

Non vorrei pensare che la mancata riconferma del Dott. Rondelli sia dovuta al fatto che è membro di organi direttivi di azionisti Carisp non governativi e che la decisione sia conseguenza delle posizioni da lui assunte in tali organismi.

Mi aspetto delle risposte dal Segretari Podeschi, perché il settore culturale va sostenuto, valorizzato e rappresenta una entrata consistente del Bilancio dello Stato.

Grazie