CGG – Mariella Mularoni in comma comunicazioni gennaio 2019

16/01/2019

Grazie Eccellenza, Colleghi consiglieri, vorrei esprimere alcune considerazioni nel condividere la preoccupazione di tutta la cittadinanza per il protrarsi della questione che si è creata con l’Italia a seguito dell’approvazione del decreto Sicurezza, che all’art.93 del Codice Stradale vieta a chi risiede in Italia da più di sessanta giorni di guidare un veicolo con targa estera.

Le conseguenze di questo provvedimento infatti sono molto gravi ed è urgente trovare una soluzione per le auto sammarinesi, ma anche per tutti i veicoli aziendali per non correre il rischio di bloccare tutti gli scambi commerciali, dal momento che i mezzi di lavoro o comunque usati per l’attività aziendale, intestati a persone giuridiche sammarinesi, ma guidati da amministratori o dipendenti frontalieri potrebbero essere sequestrati.

Non possiamo veramente mettere in difficoltà gli operatori del settore che già quotidianamente devono affrontare numerose problematiche burocratiche e non vogliamo che questa situazione assurda possa comportare serie ripercussioni sull’attività lavorativa delle aziende sammarinesi.

Pensate ai rischi a cui ogni giorno gli autoveicoli, camion, corriere, e tanti mezzi aziendali possono andare incontro nell’espletamento delle proprie attività; ogni viaggio potrebbe costare 712 euro di multa o la confisca del mezzo….!

Situazioni a cui siamo esposti come Paese quotidianamente: pensate anche alle trasferte che durante il weekend i nostri giovani atleti delle varie Federazioni sportive sammarinesi fanno, correndo il rischio di non arrivare a destinazione e poter gareggiare perché il mezzo se guidato da un residente in Italia potrebbe essere confiscato!

Mi chiedo se chi siede al Governo non poteva accorgersene prima e intervenire presso il Governo italiano con più tempestività??

Vi sembra normale che un Segretario di Stato agli Affari Esteri, che ha affermato più volte che San Marino ha ottime relazioni con l’Italia, dovesse convocare l’Ambasciatore d’Italia a San Marino Cerboni a Palazzo Begni per consegnargli una nota da inoltrare al Governo Italiano per chiedere la sospensione della norma o una deroga per il nostro Paese?

Se veramente il Governo di San Marino gode di rapporti ottimi si potevano trovare altre strade e giungere ad una soluzione diversa.

Abbiamo anche un nostro Ambasciatore a Roma, ambasciatore Rotondaro, possiamo sapere se gli è stato dato qualche mandato per risolvere la problematica?

Il 25 agosto scorso abbiamo accolto a San Marino il Ministro degli Esteri italiano Moavero e in quell’occasione si è intrattenuto a colloquio con il Segretario Renzi in un clima di “grande cordialità e condivisione dei temi affrontati”, da quanto emerge sulla stampa.

Renzi aveva infatti dichiarato a RTV che tra i due Paesi esiste una “perfetta sintonia” e aveva anticipato che “nei primi mesi del prossimo anno avremo anche una ulteriore e bella sorpresa che possa dimostrare quanto sono coesi e uniti i legami di collaborazione tra i nostri due Paesi”!!!

Se questi di oggi sono i risultati della visita abbiamo ottenuto un grande risultato e la sorpresa Segretario è arrivata!!!

Come pensate allora di porre rimedio a questa problematica?

Abbiamo ad oggi qualche chance che la norma possa essere modificata includendo delle deroghe anche a Paesi extra UE come San Marino, la Svizzera e lo Stato del Vaticano?

In attesa di trovare una soluzione come ci si dovrà comportare?

Questo dovete dire alla cittadinanza cari Segretari di Stato!

Questa situazione sta generando ansie tra i sammarinesi affannati in questi giorni a trovare risposte che nessuno ancora è stato in grado di fornire….

Non possiamo accettare la giustificazione data da un Segretario di Stato che si sia trattato di “una grave svista”, cari colleghi, perché è devastante e se così fosse costerebbe cara al nostro Paese!

C’è necessità Segretario Renzi di conoscere che cosa si sta facendo in contesto internazionale, anche in relazione alle decisioni che dovranno essere prese con l’Unione Europea considerato che ricadranno su tutta la collettività, quali saranno le clausole di salvaguardia?

E’ necessario capire quali percorsi internazionali saranno intrapresi e condividerli con tutti i consiglieri e non solo all’interno di una Commissione composta da 15 membri, soprattutto quando incideranno su tutto il Paese.

Abbiamo appreso dalla stampa che alla Farnesina qualche mese fa si è tenuto il primo incontro tecnico per la revisione dell’accordo di amicizia e buon vicinato tra Italia e San Marino in relazione alla Convenzione del 1939.

Dal momento che è iniziata la revisione di un accordo importantissimo che regolamenterà i rapporti tra i due Stati, chiedo al Segretario che mandato è stato dato ai Dirigenti degli Affari Esteri che si sono incontrati a Roma, considerato che mai è stata fatta comunicazione in Commissione Affari Esteri e tanto meno in Consiglio Grande e Generale.

Sono temi di politica internazionale importantissimi su cui ci si deve confrontare tanto più oggi alla luce dei mutati assetti internazionali e di mutate esigenze e necessitano pertanto di condivisione, di un mandato chiaro del CGG e non possono essere scelte prese in autonomia da un Segretario di Stato, ma, se siamo in democrazia, ci vuole un confronto serio tra i partiti e tutto il Paese.

Grazie