CGG – Mariella Mularoni in comma comunicazione sulla Giustizia

21/07/2020

INTERVENTO COMMA COMUNICAZIONI C.G.G.  luglio 2020 (Giustizia)

Dagli interventi che mi hanno preceduta abbiamo conferma che il tema della giustizia stia scaldando gli animi, ma non saremmo qui a discutere, anche animatamente, se la politica nella scorsa legislatura fosse intervenuta adeguatamente e non avesse fatto continue forzature che hanno determinato una  situazione di altissima conflittualità all’interno del tribunale; oggi prendiamo atto di una situazione di emergenza del tribunale, un settore in cui occorre intervenire per ripristinare un equilibrio, una serenità ed una pace che negli ultimi anni è venuto a mancare anche nella cittadinanza.

Nel passato Governo c’è stato un prevaricamento di alcune funzioni, abbiamo assistito ad una serie di difformità, ignorate fermamente in forza dell’affermazione del principio maggioritario, che ha consentito di imporre decisioni, a prescindere dalla legittimità delle stesse, che hanno favorito situazioni di conflittualità e portato ad una alterazione delle singole competenze degli organi e messo in discussione il principio della separazione dei poteri.

La lettera che alcuni Magistrati hanno trasmesso al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, letta questa mattina dalla Reggenza in apertura di seduta, è gravissima e mette il Paese in una situazione di estrema difficoltà e imbarazzo nei confronti degli organismi internazionali soprattutto in un momento in cui stiamo cercando di ripresentarci anche a livello internazionale, e mi preoccupa il fatto che potrebbe arrecare danni alla Repubblica. Sappiamo tutti quanto sia lungo e difficile il percorso per riacquisire credibilità a livello internazionale, una volta che la si sia persa; questa lettera potrebbe annullare, con una immediatezza che neppure ci immaginiamo, tutti i passi fatti negli ultimi mesi.

Nella missiva si parla di ingerenze della politica sulla magistratura, che è un’accusa che non possiamo condividere, anche se sappiamo bene che le interferenze sono anche all’interno della stessa Magistratura!

Allo stesso modo non condividiamo, nella maniera più assoluta, le modalità utilizzate, strumentalizzazioni da cui è necessario prendere le distanze e che intendiamo censurare, in quanto rischiano di mettere a repentaglio la dignità e la reputazione del nostro Stato.

Ma vi ricordate che cosa è accaduto nella precedente legislatura?? Ve ne siete già dimenticati? Vi ricordate l’odg in Consiglio Giudiziario Plenario con cui è stato rimosso il Magistrato dirigente ?? Questa non era stata una ingerenza??? Vi ricordate l’accusa grave che RF fece all’opposizione quando il collega Marco Gatti, nostro rappresentante al Consiglio d’Europa, depositò un esposto per manifestare le nostre preoccupazioni sul sovvertimento della democrazia nella Repubblica di San Marino e sulle ingerenze della politica verso la magistratura, con perdita di garanzia istituzionale prevista dall’ordinamento e perdita della certezza del diritto? Bene, allora siamo stati accusati di colpo di stato ai danni della Repubblica! Oggi che cosa dovremmo dire?? Quello che è stato fatto è cosa ben più grave; oggi gli atti politici li fanno i magistrati, arrivando perfino a fare minacce… viste le dichiarazioni del dirigente Guzzetta riportate sugli organi di informazione in questi giorni.

Ed il consigliere Farinelli parla di colpo di mano alla maggioranza, di aggressione e di figura meschina? Ma lei è stata informata di ciò che è accaduto nella passata legislatura??

Questa mattina abbiamo appreso dal Segretario alla Giustizia che alcuni giudici avrebbero inoltrato alla Reggenza una richiesta di convocazione per il Consiglio Giudiziario Ordinario; nell’ordine del giorno della convocazione si arriva a mette in discussione il ruolo della Reggenza a presidenza di quell’organismo… e si chiede di rivedere il regolamento interno per le modalità di convocazione, di formulazione e inserzione all’odg, prerogative esclusive degli Ecc.mi Capitani Reggenti….

Io credo che la Reggenza e le Istituzioni debbano godere del massimo rispetto!! Siamo di fronte ad un atto forte gravissimo che scavalca la politica e tenta di sostituirsi ad essa, supera anche il nostro ordinamento! Un’ingerenza che anche in passato abbiamo evidenziato ma che non ha mai raggiunto questi livelli!! Non vogliamo pensare male, ma abbiamo assistito ad una serie di eventi e circostanze cadenzati da una cronologia che potrebbe anche far pensare a questo. La stessa procedura è stata adottata da alcuni ex membri del Collegio Garante nella lettera che hanno trasmesso poche ore prima dell’inizio del C. Giudiziario Plenario per manifestare la loro “preoccupazione” e “costernazione” sulle scelte legislative di questa maggioranza, in merito alla legge 1/2020 di interpretazione autentica, lettera inopportuna nei contenuti e forse anche di dubbia interpretazione, ma che denota un tentativo di ingerenza che rigettiamo con forza, con l’intento di ripristinare lo stato di diritto.  Tra i firmatari vi sono due esponenti che nel 2009 avevano confermato con sentenza che l’interpretazione autentica era un atto valido, un atto legittimo retroattivo, considerato che riguarda leggi già in vigore.

Qui cari colleghi non è in atto alcun attacco della politica alla Magistratura; l’obiettivo della Legge Q. n. 1/2020 è stato solamente quello di ripristinare lo stato di diritto e ristabilire equilibri che erano stati violati in virtù dei numeri, e far sì che il Tribunale possa tornare ad essere operativo in una situazione di “normalità”, se così la vogliamo definire. La Legge di interpretazione autentica non fa che confermare che la composizione corretta del Consiglio Giudiziario Plenario era quella precedente, non modificata per decisione della maggioranza dei suoi membri, senza titolo per farlo.

Io credo che ciò che serve oggi alla nostra Repubblica per affrontare i problemi del Paese e della nostra economia, per poter essere attrattivi e dare fiducia a nuovi investitori, è un Tribunale che funzioni, autonomo ed indipendente, con Giudici rispettosi del giuramento di fedeltà alla Repubblica, quel giuramento che hanno espletato nel momento in cui hanno assunto la funzione a cui sono demandati.

E’ arrivato il momento di dare avvio ad un forte lavoro di riforma del sistema giudiziario per riscrivere questo equilibrio dei poteri, adeguandolo anche alla luce delle richieste degli organismi internazionali; andrà fatto con grande determinazione politica, con ordine, con maggior responsabilità, per ripristinare un equilibrio di pace e serenità, condizione necessaria per affrontare i tantissimi temi e le emergenze del Paese.